In occasione della sessione di Giuria del concorso (17 luglio 2018), Martha Thorne, direttrice del Pritzker Architecture Prize plaude alla sfida lanciata da UCBM atatrverso il contest internazionale e commenta l’approccio progettuale dei sette team in gara.
Martha Thorne: “È molto interessante partecipare come membro della giuria a questo concorso. Quando un’università, che è un'istituzione educativa, guarda al suo futuro e a sforzi di progettazione urbana e architettonica per cercare di creare un ambiente futuro per ampliare la sua offerta formativa, di ricerca e connessione tra le persone della sua comunità e del suo ambiente circostante è qualcosa che apprezzo davvero molto. Questa competizione è stata organizzata estremamente bene. I finalisti, i sette finalisti che hanno presentato il loro lavoro hanno mostrato alla giura che approcciare un’infrastruttura dedicata alla formazione, alla ricerca e alla cura medica è una questione complessa ma ci hanno anche fornito delle chiavi di lettura del paesaggio, della storia ma soprattutto di come guardare al futuro. Le sette diverse proposte sono uniche, ognuna è diversa dall’altra, anche se ovviamente lavorano sullo stesso spazio fisico ma tutte con un approccio diverso sul paesaggio, la sostenibilità e su come una comunità universitaria dovrebbe reagire e interagire. Credo che la giuria, e infine la dirigenza universitaria, avranno un compito difficile con dei progetti di così alta qualità, una decisione finale non sarà semplice, dall’altra parte sono molto ottimista e a prescindere dalla decisione finale credo che il Campus Bio-Medico ha davanti a sé un futuro brillante e meraviglioso.”