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Il progetto vincitore
Dopo otto mesi di analisi e approfondimenti dalla presentazione e consegna dei progetti in data 16 e 17 luglio 2018, è la proposta di Labics e Topotek 1, “Horti Academici”, ad aggiudicarsi il concorso internazionale di progettazione promosso da Campus Bio-Medico Spa, UCBM Masterplan International Design Competition per dare forma coerente allo sviluppo architettonico e urbano, a medio e lungo termine, dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Il progetto è stato selezionato tra sette progetti finalisti di caratura internazionale che sono stati capaci di interpretare originalmente le richieste qualitative, funzionali e dimensionali di UCBM.
 
La proposta di Masterplan presentata dallo studio romano fondato da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, insieme ai paesaggisti tedeschi Topotek 1, prende spunto dall’analisi del delicato contesto urbano e paesistico e sugli archetipi della Centuriatio romana e dei giardini rinascimentali. Attraverso una griglia flessibile di matrice quadrata “Horti Academici” organizza razionalmente l’area del futuro sviluppo del campus secondo un ordine armonico e flessibile che pone al centro la persona, le sue relazioni all’interno della comunità e con il territorio circostante.
 
La natura della campagna romana entra e si sovrappone alla griglia compositiva stabilendo continuità e connessione con la Riserva Naturale di Decima Malafede che si estende, dentro al campus e verso Trigoria, dando corpo a un Parco Universitario dinamico e permeabile che combina architettura e paesaggio in modo coeso senza perdere funzionalità e flessibilità.
 
I nuovi edifici pensati da Labics sono caratterizzati da un linguaggio formale omogeneo e sono sviluppati entro un sistema di spazi pubblici identitari di logge, piazze e corti. Lo sviluppo architettonico dei primi circa 20.000 mq è organizzato attorno a un sistema composto da due principali piazze pubbliche. La prima accoglie la città da via Torsiello, la seconda è inserita tra l’edificio per la didattica, i servizi generali e il Knowledge Hub, e rappresenta il cuore del campus già dalla sua prima fase di crescita. Le infrastrutture a servizio della comunità, tra cui le residenze, gli impianti sportivi, il Centro Civico e per le Arti, l’Osservatorio per la Terza Missione e l’Internazionalizzazione sono posizionate sul confine nord-ovest dell’area edificabile a contatto con la città.
 
Il disegno del paesaggio, attraversato da una sottile rete di percorsi pedonali, valorizza e rispetta la topografia naturale del sito in un alternarsi di piani e cambi di quota che generano luoghi e contesti in continuità e piena sintonia con la Riserva Naturale.
 
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